Modelli per la Mente

Rassegna di studi e ricerca per la normalità e la patologia - Anno II - n.2-3/2009


Pubblicato il 19/01/2010

Anno II - n.2-3/2009 CIC - Edizioni internazionali

L'ediroriale di Tonino Cantelmi

L’adorato ed affascinante RD. Laing, I'autore celebrato e citatissimo de "L'lo diviso", colui che accusava ideologicamente la famiglia di essere la sola causa della follia, proprio lui abbandonò la prima moglie e i suoi 5 figli (costretti alla miseria), rivelò spietatamente alla figlia ventenne che sarebbe morta in pochi mesi a causa della leucemia, per poi abbandonarla, gli fu impedita la professione medica a causa dell'abuso di alcol e di sostanze, morì povero, senza fissa dimora e disoccupato. Cosi racconta Natalia Aspesi. Oggi la follia dell'antipsichiatria sembra dimenticata. Ma nuovi venti ideologici, politically correct, spazzano discussioni scientifiche, anni di ricerche, osservazioni e riflessioni proprie del dibattito scientifico. Nel lavoro "Omosessualità e psicoterapia" ricostruisco la squallida campagna denigratoria condotta da un quotidiano senza scrupoli e amplificata dalla incapacità di molti "tecnici" di riportare nel corretto dibattito scientifico temi davvero problematici e controversi. A dimostrazione che non si tratta di posizioni precostituite, in questa numero diamo spazio ad un dibattito ricco e interessante sui tema dell’'orientamento sessuale. Credo che questo sia il modo giusto: abbandonare le derive politico ideologiche e dare spazio ad autentici dibattiti scientifici.

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L'indice della Rivista:

EDITORIALE Tonino Cantelmi, 5 SEZIONE MONOGRAFICA: LA PSICOLOGIA OGGI E L'OMOSESSUALITA' Tonino Cantelmi: Omosessualità e psicoterapia, 7 Davide Dettore: Immagine corporea e omosessualità, 23 Roberta Rossi, Giovanna Torre: La psicologia oggi e l' omosessualita, 33 ARTICOLO ORIGINALE Teresa Ambrosio, Antonio Minopoli, Maria Beatrice Toro, Tonino Cantelmi: Disregolazione emotiva e agito sessuale nel sex offender: uno studio comparativo su rabbia e alessitimia all'interno del contesto carcerario, 41 Francisco Javier Fiz Perez, Catia Ciancio: La comunicazione della diagnosi: resilienza e adattamento nel cancro pediatrico, 47 Luciano Masi: La mente inconscia, 59 Anna Maria Iannaccone, Stefano lurassich: La sindrome di Ekbom: uno studio su due casi, 63 L'OPINIONE Euro pozzi: Posizione di garanzia e Legge 180: compatibilità o antitesi?, 69 RUBRICHE Libri e psiche Francesca Ciucciovino, 75 Cinema e psiche Pasquale Laselva, 76 Arte e psiche Martina Aiello, 77 Web e psiche Maria Beatrice Toro, 78

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Omosessualità e Psicoterapia

di Tonino Cantelmi

Il 23 dicembre 2007 sul quotidiano Liberazione viene pubblicato un articolo dal titolo “Gli ho detto: «Sono gay». Mi hanno risposto: «La sua è una malattia leggera, possiamo curarla...»”. Inizia così un processo mediatico, nel quale le informazioni presenti nell’articolo, palesemente diffamatorie e contraddittorie, vengono ulteriormente deformate ed amplificate da un tam tam mediatico, incredibilmente acritico, che innesca una clamorosa “caccia agli untori” del terzo millennio. In questa deriva ideologica, “liquida” e priva di riferimenti a fatti e ragionamenti, spiccano, come vedremo, le dichiarazioni di alcuni rappresentanti dell’Ordine degli Psicologi. L’analisi del fatto, tuttavia, ci consente di riflettere su alcune questioni piuttosto controverse e fra loro intrecciate: il trattamento della cosiddetta “sessualità egodistonica”, la neutralità del terapeuta, il rispetto dei codici valoriali dei pazienti.

II 19 giugno del 2009 il Giudice del Tribunale Penale di Roma, su richiesta del Pubblico Ministero, ha rinviato a giudizio per diffamazione il giornalista autore dell'articolo e il direttore del quotidiano Liberazione. Nel frattempo le indagini svolte dall'Ordine degli Psicologi hanno chiarito che i comportamenti degli psicologi citati nell'articolo erano deontologicamente corretti. Una bolla di sapone? Non proprio. Comunque I'analisi del fatto ci ha consentito di riflettere su alcune questioni piuttosto controverse e fra loro intrecciate: il trattamento della cosiddetta "sessualità egodistonica", la neutralità del terapeuta, il rispetto dei codici valoriali dei pazienti. In altri termini, abbiamo messo a fuoco il rapporto non facile e problematico tra omosessualità e psicoterapia (Cantelmi T., 208d, 2009)

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