Nuovi media: tra rischi e opportunità


Pubblicato il 06/12/2010

Il 3 dicembre 2010, si è svolta a Como la giornata di studio:

"Nuovi media tra rischi ed opportunità".

Iniziativa promossa dalla Regione Lombardia, Asl di Como "Dipartimento delle dipendenze", con il patrocinio dell'Assessorato alla Famiglia e alle Politiche Educative del Comune di Como.

Gli obiettivi del seminario sono stati quelli di informare e sensibilizzare su opportunità e rischi offerti dai nuovi mediam (internet, cellulare); promuovere un uso consapevole e responsabile dei nuovi media; supportare il ruolo educativo della famiglia e della scuola nei confronti dell’uso di nuove tecnologie da parte di figli e studenti.

Tra gli esperi chiamati a discutere del tema: il Prof. Tonino Cantelmi, Docente di Psicologia dello sviluppo e dell'educazione Università Lumsa Roma. Fondatore del CEDIS, ente per lo studio delle dipendenze comportamentali, il Prof. Pier Cesare Rivoltella, Docente di Tecnologie dell’Istruzione e dell’Apprendimento e Direttore del Cremit UniversitàCattolica di Milano e Nicola Pagani Ispettore capo Polizia Postale di Como.  A presiedere l'evento Rosa Siporso, Vice-dirigente Ufficio Scolastico Territoriale Como, Raffaela Olandese Direttore Dipartimento Dipendenze ASL Como, Anna Veronelli Assessore alla famiglia e alle politiche educative Comune di Como.

I nuovi Media: da internet al cellulare

Quali trasformazioni producono sul paesaggio culturale? Quali usi individuali e sociali promuovono? Quali rischi di abuso e di dipendenza comportano? Che posto occupano nella vita delle giovani generazioni?

Internet e cellulari rappresentano un aspetto esistenziale importante nella vita dei giovani del terzo millennio. La cronaca degli ultimi tempi riporta casi eclatanti di un uso distorto delle nuove tecnologie soprattutto da parte degli adolescenti. I ragazzi di oggi nascono e crescono insieme a Internet e al cellulare, e i Nuovi Media fanno parte della loro quotidianità. I Nuovi Media rappresentano un nuovo modo di essere e di comunicare con gli altri e costituiscono una opportunità nella vita dei ragazzi. Allo stesso tempo possono rappresentare una situazione di rischio per i ragazzi: quando l’unico mondo di relazioni è quello virtuale o quando si facilitano contatti con persone potenzialmente pericolose e con le droghe. Quali possono essere le risposte di chi educa? La giornata di studio proposta intende fornire alcuni spunti per una prima riflessione su questi temi, con la speranza che il mondo adulto della scuola e della famiglia sappia cogliere questa sfida per attrezzarsi e accompagnare le giovani generazioni sui terreni della contemporaneità.