Fenomeni psicopatologici Internet correlati: ricerca sperimentale italiana

C.Del Miglio, T. Cantelmi, M. Talli, F. Artelli, P. Cavolina


Pubblicato il 17/10/2012

Fenomeni psicopatologici Internet correlati: ricerca sperimentale italiana

Carlamaria Del Miglio, Tonino Cantelmi, Massimo Talli, Fabrizio Artelli, Pina Cavolina

Introduzione

Tra i diversi fenomeni psicopatologici emergenti negli ultimi anni ha riscosso una certa attenzione da parte della comunità scientifica, e ancor prima dei mass media, un disturbo da abuso della Rete chiamato IAD, ovvero Internet Addiction Disorder. Gli studi finora compiuti (citiamo in particolare i lavori pionieristici della Young e di Brenner reperibili in Rete) sono davvero numerosi, in proporzione alla breve esistenza del fenomeno, benchè nessuno di questi sia in grado di avvalorare l'esistenza della IAD, secondo quanto sostengono Huang e Alessi Si tratta di indagini condotte in condizioni on-line, dove l'Autore valuta il grado di rischio psicopatologico connesso all' uso della Rete sulla base dei risultati a uno o più test che l'utente, il quale sceglie volontariamente di inserirsi nella ricerca, compila sui proprio computer e invia mediante e-mail all' Autore.
La prima obiezione che può essere avanzata a tale impostazione metodologica è che l'Autore non può valutare la veridicità delle risposte, dato che queste vengono coperte dall' anonimato della Rete; soprattutto quando i questionari sono diffusi in Rete attraverso siti accessibili da chiunque molti protocolli possono non essere validi, ma quali?

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