Modelli per la Mente - Anno II - n.1/2009

"La psicoterapia che ci cambia"


Pubblicato il 22/10/2012

Editoriale a cura di Tonino Cantelmi e Maria Beatrice Toro

La Psicoterapia che ci cambia

La psicoterapia (le sue metodologie, le sue teorie di riferimento, il suo setting costruito per porsi in una dimensione “separata” rispetto a quella dei rapporti usuali) risente oggi di impatti diversi: da una parte l’esponenziale crescita di studi e acquisizioni nel campo delle neuroscienze, dall’altra una società mutevole capace di esporre in modo iperrealistico ogni forma che l’interiorità aveva potuto assumere in passato. Dai rapporti familiari, al diario di vita, alle banalità del quotidiano, oggi la vita interiore di ciascuno si dispiega secondo modalità non più private, entro mura domestiche definitivamente infrante dall’invadenza delle tecnomediazioni e dalle modalità liquide del vivere post-moderno.
 

Di fronte a ciò la psicoterapia:

  • avanza (aumenta in concreto il numero degli psicoterapeuti),
  • arretra (riducendosi a pratica di pura accettazione),
  • si rivisita (rispolvera, ad esempio, antichi impegni nel riconoscimento dei traumatismi come elemento fondamentale nella psicopatologia grave)
  • si propone (come luogo di ricostruzione di solidità).

L’idea che ci ha guidati nel pensare questo numero è che una psicoterapia in grado di sopravvivere e affermarsi in un futuro fin troppo ricco di offerte per la “promozione del  benessere” non possa prescindere da una approfondita conoscenza del contesto (di liquidità) in cui lo psicoterapeuta opera, con la sua specifica competenza, nell’affrontare con la talking cure disagi e patologie diverse. Lo psicoterapeuta si trova oggi di fronte a nuove emergenze psicopatologiche e di fronte a una moltitudine di realtà culturali dalle quali può provenire richiesta di cura. Come prima, ma ancora di più, per potersi riconoscere “solidi”, gli psicoterapeuti ridisegnano i propri strumenti e guardano a quanto di personale ci sia nel proprio modo di porsi in relazione con il paziente. Stile di personalità, valori e identità di ognuno incidono infatti anche al livello della semplice comprensione dell’altro, in un modo del quale lo psicoterapeuta è chiamato oggi a essere quanto mai consapevole, andando oltre l’idea di un’impossibile epochè.


 

La psicoterapia cognitivo interpersonale tra immediatezza e complessità
Monografia "la psicoterapia che ci cambia" Anno II- n. 1/2009

di Maria Beatrice Toro - La psicoterapia cognitivo interpersonale (Cantelmi, 2009) rappresenta un approccio integrato, che utilizza modalità trattamentali molto immediate e semplici (come ogni terapia di stampo cognitivista), appoggiandosi però su una teoria estremamente complessa, data, anzitutto, la ricchezza dell’epistemologia costruttivista post-razionalista sulla quale si fonda il razionale teorico dell’intervento clinico.

Pubblicato il 22/10/2012