Bambini e media: uso e abuso - Rassegna Stampa

Fonte: Ansa del 28/09/2015


Pubblicato il 29/09/2015

(ANSA) - "L'altro giorno sono andato a prendere mio figlio di 11 anni a scuola. E lo ho abbracciato: era l'unico che parlava con un compagno. Gli altri stavano tutti digitando sullo smartphone". È un Paolo Bonolis versione "padre" a parlare al convegno "Bambini e media: usi e abusi", organizzato alla Camera dei deputati dalla DPF-Associazione Italiana di Diritto e Psicologia della Famiglia per fare il punto su rischi e norme nello scenario italiano ed europeo.


Ma come se la cava papà Bonolis, che di figli ne ha ben 5, tra i 7 e i 30 anni? "Internet e' un po' come Dio: l'unico che può vincere spazio e tempo - commenta - Però quando ci si Bambini e media: Marina D'amato, Paolo Bonolis, Massimo Martinelli, Simonetta Matone, Augusta Iannini, Caterina Chinnici, Tonino Cantelmi nasconde dietro un profilo, si perde il contatto con la realtà, con gli odori, gli sguardi degli altri, ed è difficile per una personalità evolversi. Oggi nessuno ha più memoria e c'è anche un problema di linguaggio, con le parole sostituite dagli emoticons. La conoscenza è indotta e non dedotta. E fuori dal virtuale vivere la vita diventa difficile. Per me - conclude - il valore di una cosa e' determinato dalla fatica spesa per ottenerla. E allora con mia moglie abbiamo imposto una regola: niente cellulare, niente vagare nella rete, fino a 15 anni per i nostri ragazzi. Ci sarà un tempo in cui voleranno velocissimi, ma prima mi piacerebbe imparassero a camminare. Vorrei dar loro i muscoli per percorrere la strada. E magari essere poi più forti per quel mondo virtuale in cui io non ci sarò"-


"Oggi i nostri figli vivono in case infarcite di TV - spiega il presidente della DPF - questo ha reso lo strumento 'rassicurante', facilitando l'assorbimento di ogni messaggio da parte dei più piccoli. Lo stesso sta accadendo con internet. Opportunità grandissime, ma sulle quali tutti insieme, governi e stakeholder, devono lavorare per misure condivise" a tutela degli utenti più piccoli.

Tonino Cantelmi, convegno bambini e media Numeri alla mano, lo scenario oggi e' quello di camerette dove i nativi digitali scandiscono le giornate passando da uno schermo all'altro: TV, Playstation, web, cellulare. Secondo la ricerca "La dieta mediatica dei nostri figli" (Cantelmi 2013), riporta Tonino Cantelmi, professore di Psichiatria della Gregoriana di Roma, 6 ragazzi su 10 guardano programmi non adatti alla loro età e usano la TV da soli, senza limiti di orario. Il 93% si connette ad internet abitualmente, ma i più assidui sono i bambini tra gli 11 e i 13 anni che vi impiegano 3-5 ore ogni giorno (50,5%) o anche più (40%). Il 41% non dice ai genitori cosa fa in rete e cancella subito la cronologia, mentre solo 1 su 10 usa il web per studiare e fare ricerche. Il 27% del campione ha visitato almeno una volta pagine con contenuti non idonei e il 22% usato giochi sconsigliati alla propria età. Il 24% poi si connette soprattutto per chattare e 1 su 5 ha incontrato le persone conosciute su web. Sei su 10 sono iscritti a un social, ben il 96% e' su Facebook.Bambini e media Tonino Cantelmi, Simonetta Matone, Massimo Martinelli, Caterina Chinnici, Augusta Iannini
Quanto allo smartphone, nella fascia 11-13 anni, lo possiedono 9 ragazzi su 10 (dai 13 ai 20 si tocca il 100%) e quasi il 60% degli intervistati ha fatto "sexting", scambiando foto e video hot.

"Anche in ambito sovranazionale - concorda Caterina Chinnici, presidente Intergruppo Europarlamentare per i diritti dei minori - non c'è una legislazione adeguata. Occorre cambiare cultura e approccio per accompagnare i ragazzi verso un corretto utilizzo delle nuove tecnologie". "Quanti di loro sanno quanto possono essere pericolosi i Social e le App? - domanda Augusta Iannini, vicepresidente del Garante per la privacy - Bisogna innanzitutto informare ed educare". Ma i minori sono al centro del dibattito anche per la loro rappresentazione, ad esempio, nei casi di cronaca. "La TV in se' non fa male - commenta il sostituto procuratore Simonetta Matone - C'è' modo e modo per dare al pubblico quello che vuole e sono convinta che la buona TV possa indirettamente anche educare al rispetto delle regole".

Fonte: Ansa

 

Guarda il  servizio de TG1

Bambini e media, servizio tg1, dati della dieta mediatica dei bambini Cantelmi

 

 

 

 

 

 

 


Notizia ripresa da: 

 

 

 

 

 

il giornale di sicilia tonino cantelmi convegno bambini e media:usi e abusi
 

 

Paolo Bonolis si racconta: niente smartphone ai miei figli