Cantelmi (psichiatra), “l’umano si sta assottigliando nella capacità di essere solidali, dobbiamo portare all’incontro autentico”

Fonte: Agenzia Sir del 9 maggio 2017


Pubblicato il 10/05/2017

(Bologna) “L’umano si sta assottigliando nella capacità di essere solidali. Il nostro compito generazionale è quello di portare al mondo digitale, a cui nessuno di noi vuole rinunciare, qualcosa del mondo analogico, in particolare dobbiamo portare all’incontro autentico cioè la capacità di incontrarsi autenticamente”. Lo ha affermato questa mattina Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, intervenendo al XIX Convegno nazionale dei direttori degli uffici diocesani e degli operatori di pastorale della salute in corso a Bologna. Parlando di “Umanesimo, postumanesimo, transumanesimo: quale spazio per la fragilità?”, Cantelmi ha osservato che “siamo all’interno di un mutamento d’epoca” e di fronte a una “mutazione antropologia” in cui “la tecnologia non è più uno strumento, ma un ambiente, un mondo che vivo, un mondo da abitare”. “E se è tale – ha aggiunto – mi cambia dal punto di vista cognitivo, emotivo-affettivo e socio-relazionale”. “Cioè – ha spiegato lo psichiatra – sono diversi il cervello , il modo di vivere le emozioni e il modo di stare con gli altri. E il cambiamento è radicale”. “La generazione analogica si sta estinguendo, il mondo sta diventando digitale”, ha proseguito Cantelmi, osservando che “la tecnologia costruisce comunità autoreferenziali in cui i nostri figli crescono senza riferimento degli adulti ed elaborano ogni esperienza attraverso i socials, con commenti e ‘likes’”. Anche per questo “i nostri figli stanno imparando a rappresentare le emozioni più che a viverle”. “Stiamo andando incontro ad un’erosione dell’umano”, ha concluso Cantelmi ribadendo “la necessità dell’incontro autentico che ha la capacità di cambiare la vita dell’altro attraverso un’esperienza soprattutto sul limite dell’altro”.