La nuova “perversione” del web

Fonte: www.gexplorer.net


Pubblicato il 11/04/2011

ragazze anoressiche da guardare durante la masturbazione.

Tonino Cantelmi, psichiatra: “Fenomeno nuovo su internet: ragazze anoressiche in posaerotica”. Maxi studio negli Usa

 

“Come sai, la bellezza ha una sola definizione: essere magri. Le nostre modelle sono sottopeso, ridotte all’osso, proprio come te. Ti vogliamo. Non importa quanto costi. Sui siti del porno anoressico gli uomini si masturberanno guardando le tue foto. Tu sarai una star dell’inedia e se tu sarai brava a vendere il tuo corpo diventerai ricca perché gli uomini pagheranno qualsiasi prezzo per vedere quelle foto.”

Erano luoghi di incontro virtuali di ragazze inneggianti al digiuno e dispensatrici di consigli per aggirare i controlli. Erano preghiere, inni, poesie per «Ana», divinità guida di una setta,sostanzialmente segreta, di giovanissime donne patologicamente magre che solo nel web, mai nella vita reale, uscivano volontariamente allo scoperto.

«Oggi il fenomeno emergente sul web è la sexy anoressia, l´anoressia erotica, e poi l´orgoglio anoressico: non più setta di adepti ma una sorta di militanza con un attività di proselitismo: l´anoressia come valore, da proporre agli altri», dice Tonino Cantelmi, psichiatra, docente di Psicologia dello sviluppo alla Lumsa diRoma e relatore alla Conferenza sulla salute dei giovani.«Sono circa 300 blog e siti in italiano e tra questi ce ne sono del tipo porno – spiega -anoressiche giovanissime che in pose erotiche o proprio porno mostrano le proprie ossa e le proprie nudità. Fino a pochissimo tempo fa l´anoressica nascondeva le proprie forme, in qualche modo si autocensurava eroticamente. Oggi si autopropone come modello: l´anoressia non solo non va censurata ma è eroticamente e sessualmente valida, le ossa sono un richiamosessuale. In effetti una sorta di perversione.

Un fenomeno creato dalla tecnologia che interviene sul disagio, lo modifica e amplia».Sull´American Journal of Public Health è stato appena pubblicato il più ampio e rigoroso lavorodi analisi sui web “pro” disturbi alimentari (John Hopkins Bloomberg School of Public Health, acura di Dina L. G. Borzekowski): 180 website pro-anoressia (pro-Ana) e pro-bulimia (pro-Mia).Il 91% dei siti sono consultabili da chiunque, il 79% prevede programmi interattivi, l´84% offrecontenuti pro anoressia, il 64% pro bulimia. Nell´85% dei siti che incitano al magro(Thinspiration) ci sono immagini, comprese fotografie di celebrità e modelle estremamente magre.L´83% prevede consigli sui comportamenti, esercizi estremi, purghe dopo il cibo e modalità pernascondere rapide perdite di peso ad amici e familiari. Solo il 39% fornisce informazioni di curae ricovero; il 42% prevede la possibilità di realizzare post di poesia e arte varia. Lacontroinformazione per contrastare il fenomeno? Un´arma vincente secondo il ministro Meloni (come il sito del Bambino Gesù, www.timshel.it, 1000 iscritti in nove mesi). E Cantelmi: «In Francia questi siti sono trattati penalmente. Ma il popolo del web dovrebbe reagire e spingere i provider a rimuovere i siti"

Fonte: www.gexplorer.net