L’amore al tempo del Covid

Fonte: Segno 1/2021


Pubblicato il 02/03/2021

 intervista con Tonino Cantelmi 
di Marco Testi

 
Quale è stata la reazione di un esperto di Cyberpsicologia come lei di fronte a un evento che se da una parte va nel senso di una affettività liquida, dall’altra deve fare i conti con una clausura semi-totale non prevista fino a qualche mese fa?
Dal mio punto di vista, quello del cyberpsicologo, siamo stati catapultati in una “insurrezione digitale” senza precedenti per velocità e pervasività. In poche settimane la maggioranza dei lavoratori si è trovato costretto a lavorare su piattaforme da remoto, tutti gli studenti sono stati inghiottiti dalla didattica a distanza, tutta la movida è finita in aperitivi virtuali e chat di incontri, i convegni di ogni tipo sono stati fatti in zoom e siti simili. L’Oms a gennaio 2020 dichiarava i videogiochi come potenzialmente causa di dipendenza, a marzo li dichiarava come un ottimo strumento ricreativo. È stato il trionfo della rivoluzione digitale. E a proposito di affettività: nei 3 mesi del lockdown il traffico di prodotti digitali a contenuto sessuale (il mondo del cybersex) è triplicato, con punte incredibili in Lombardia. Contemporaneamente c’è stato il boom del traffico di contenuti digitali a carattere spirituale: messe, riflessioni, preghiere, catechesi, meditazioni e tanto altro.
 
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