Quando il comico è malato immaginario

Fonte:RAI Televideo


Pubblicato il 22/09/2011

Quando il comico è malato immaginario 

Sono famosi e apprezzati per strappare un sorriso grazie a maschere popolari o a un umorismo graffiante e intelligente. Ma molti nascondono improvvise paure per la salute. Sono, insomma, comici ipocondriaci. Woody Allen, Paolo Villaggio, Carlo Verdone ed Enrico Bertolino hanno piu' volte confessato nelle interviste di aver attraversato periodi della loro vita in cui erano convinti che qualsiasi visita medica di routine potesse rivelare qualche patologia. 

"Gli attori conoscono i meccanismi della risata perche' usano il cinismo, il distacco e l'ironia, per esorcizzare le proprie ansie, depressioni e manie. La risata per loro e' un meccanismo di difesa", spiega all'Adnkronos Salute Tonino Cantelmi, psichiatra e docente di Psicologia dello sviluppo e dell'educazione all'Universita' Lumsa di Roma.

"Chi avverte questo disturbo - sottolinea lo psichiatra - soffre di delirio per una malattia sconosciuta che, secondo l'ipocondriaco, nessun medico riesce a spiegare, e per questo diventa a sua volta un grande esperto della materia. Legge - prosegue Cantelmi - si informa e si trasforma in un grosso rompicapo per i medici. Costretti a prescrivere accertamenti e visite inutili. Senza mai convincerli che non c'e' nulla da scoprire". E il rapporto con il pubblico? Per l'esperto e' "una sorta di conferma dell'identita' dell'attore, necessario per placare ansie e lievi depressioni".

"L'ipocondriaco - spiega Cantelmi - e' una sorta di malato immaginario. La scienza conosce da tempo anche un altro legame, quello tra depressione e comicita'. Il grande Toto' soffriva del 'male oscuro', ma e' stato il re dei comicita' italiana". Mentre per Woody Allen, Paolo Villaggio, Carlo Verdone o Enrico Bertolino, la storia e' diversa.

'Quando si tratta di malattie, non direi mai di essere un ipocondriaco. Semmai sono allarmista. Non e' che mi senta malato di continuo, ma quando mi ammalo penso subito che sia la volta buona': e' una delle battute piu' famose e presenti su internet attribuita a Woddy Allen sulla sua 'sensibilita" verso le patologie. "I malati immaginari rifuggono dallo psichiatra - sottolinea l'esperto - ma bussano alla porta di tutti gli specialisti della medicina. Perche' e' da questi che vogliono essere rassicurati. Mentre recarsi dallo psichiatra e' per loro una sconfitta".

Ma si puo' guarire da questa patologia resa immortale dal capolavoro letterario 'Il malato immaginario' firmato dal drammaturgo Molie're, che costo' la morte al suo autore per tubercolosi il 17 febbraio 1673 mentre recitava sul palco proprio quest'opera? "Tranne i casi piu' gravi - risponde lo specialista - e' un disturbo che si cura facilmente. Il primo passo da fare per l'ipocondriaco - conclude - e' quello di bussare alla porta di uno psichiatra. La persona piu' indicata per aiutarlo"

FONTE RAI Televideo