Sant'Arsenio: Giovani e gioco d'azzardo, fenomeno in crescita

Fonte: Radioalfa.fm del 28 marzo 2014


Pubblicato il 02/04/2014

Toccanti e significative le testimonianze di due ex giocatori d’azzardo patologici, Giuseppe e Tonino, aiutati dal Gruppo Logos, intervenuti ieri sera al convegno svoltosi a Sant’Arsenio, per iniziativa della Banca Monte Pruno che con il suo Circolo e l’associazione Monte Pruno Giovani ha predisposto un progetto per le scuole medie allo scopo di sensibilizzare i giovani sui danni del gioco d’azzardo.
Il tema dell’incontro è stato proprio quello dei giovani e l’azzardo quando diventano dipendenza. Cresce infatti ogni anno del 13% il fenomeno dei baby scommettitori e, come ha detto il professore Tonino Cantelmi (nella foto primo a sx), psichiatra e psicoterapeuta, docente LUMSA e dell’Università Gregoriana, i nostri figli iniziano a scommettere già a 7 anni comprando i primi Gratta e Vinci. Si stima che i giocatori patologici in Italia siano il 3% del totale, mentre il volume d’affari prodotto dal gioco in Italia è primo in Europa e terzo al mondo. Secondo il professore Cantelmi i ragazzi giocano d’azzardo perché "gli stiamo rubando la speranza e il gusto della sfida". Bisogna parlare ai bambini e interessarsi a loro anche quando sono davanti al computer.
Sono state molto significative e d’impatto le testimonianze dei due ex giocatori d’azzardo che ora fanno parte dell’Associazione Famiglie in Gioco, del Gruppo Logos a Salerno. Giuseppe, uscito dalla dipendenza da gioco da 13 anni è presidente dell’Associazione. Di professione infermiere, ha raccontato di aver bruciato al tavolo da poker tra i 700-800mila euro e di aver dovuto comprare casa per ben tre volte.Prof. Tonino Cantelmi