Rassegna stampa

L’amore ai tempi del web. Uno studio degli psicoterapeuti Cantelmi e Carpino mette in guardia dalle nuove cyberdipendenze
Fonte: la Difesa del popolo del 30/08/2020
Cosa ne sarà delle attese, delle dichiarazioni, delle perplessità, dei litigi, delle riconciliazioni, del mistero dell'amore quando tutto ciò viene già mediato e guidato dalla nuova realtà digitale? Nel loro recente lavoro, “Amore tecnoliquido” (FrancoAngeli, 2020), Cantelmi e Carpino pongono la questione su che cosa sarà della psiche e delle profondità umane a contatto sempre più simbiotico con l’intelligenza artificiale, e in questo caso approfondiscono un elemento basilare nella storia dell’uomo: l’amore.

Felicità, ricerca di senso, ritmo degli ultimi
Fonte: Cronache&Opinioni agosto 2020
Autore: Tonino Cantelmi. In fondo però lo sappiamo: qualcosa non funziona. Lo avvertiamo dall'incremento del disagio psichico, dal sempre più pressante senso di smarrimento dell'uomo tecnoliquido, dalla ricerca affannosa di vie brevi e immediate per la felicità, dall'aumento del consumo di alcol e di stupefacenti negli stessi opulenti ragazzi della società di Facebook e Instagram, dall'affermarsi di una cupa cultura della morte, dall'inquietante incremento dei suicidi, dal malessere diffuso. Qualcosa dunque non funziona sia a livello individuale che sociorelazionale.....

Il fallimento della funzione educativa
Fonte: RomaSette del 19/07/2020
Ragazzini buoni, 15 e 16 anni, ingenui. Terni, una piccola città. Famiglie per bene. Nessun degrado, anzi, parrocchia, sport, scuola e famiglia. E allora, cosa non ha funzionato, dove si è inceppato il meccanismo, cosa ha generato il bisogno di assumere quella droga sdoganata da certa musica rap, quella “roba” americana, fatta di metadone, codeina e qualche altro farmaco, tutto a basso costo, ma micidiale perché arresta il respiro? Che valore dare alle parole di persone importanti di quella comunità cittadina, al mea culpa del procuratore, co- lui che ha condotto le indagini, al grido del parroco, che ha celebrato il funerale, allo sconcerto del sindaco e di tanti adulti, che hanno elevato il coro “è colpa nostra”? Come valutare l’incredibile contraddizione nella vita di questi ragazzini, bravi e buoni, eppure, a detta di altri ragazzini, capaci di dimestichezza inusuale con droghe di strada e persone di strada? Ci sono molte considerazioni che possiamo fare. Anzi, dobbiamo fare.

Atti convegno Salute diseguale. Agiamo sulla scia di Francesco
Convegno promosso da Forum delle Associazioni sociosanitarie
Il 16 novembre 2019 si è tenuto presso l'Auditorium dell'Istituto Serafico di Assisi, il Convegno "Salute diseguale. Agiamo sulla scia di Francesco”, promosso dal Forum Sociosanitario. Scopo dell'evento era di porre attenzione al tema della salute disuguale, dal momento che gli studi hanno rilevato dati allarmanti: in Italia i più poveri e più incolti vivono tre anni in meno dei più ricchi e più colti. Ponendo in relazione il Sud con il Nord il gap aumenta di un anno. Proponiamo gli atti del convegno.

Droga e "trap", che nesso c'è
Fonte: Avvenire del 19/07/2020
L'inchiesta di Avvenire sul mondo della Trap di domenica 19 luglio. La codeina, il sesso, l’istigazione a trasgredire: viaggio nel mondo della musica che piace ai ragazzi. C’è chi sniffa cocaina in diretta, chi viaggia a 100 all’ora in città. I fenomeni del web spesso accumulano fama postando, oltre ai video musicali, quelli di gesti estremi. Che effetto hanno sugli adolescenti e come si può intervenire. «Ovviamente la musica non è il colpevole, ma in effetti la trap ha sdoganato la droga anche tra i giovanissimi: 12, 13, 14 anni – spiega Tonino Cantelmi.

Macerie Emotive
Fonte: Cronache&Opinioni, giugno/luglio 2020
A causa della pandemia, scrive Cantelmi, "abbiamo pagato un prezzo incalcolabile in dolore, vite umane, lutti e relazioni interrotte brutalmente, senza neanche la possibilità di accompagnare le persone negli ultimi istanti o celebrare riti funebri per dare un senso alla perdita. E ancora: se guardiamo ai dati economici paghiamo un prezzo ingente, in termini di povertà e di incremento delle diseguaglianze".

Strade di felicità. Basta con relazioni "tecnoliquide"
Fonte: noi famiglia e vita
Dal settembre '97 all'aprile 2020, quasi ventitrè anni,più mille pagine per 250 numeri. Un anniversario che Noi famiglia e vita ha voluto sottolineare con un momento di riflessione, ancora più intenso e problematico in questaituazione di grande difficoltà per tutti a causadell'emergenza sanitaria. La redazione ha chiesto ad alcuni esperti di famiglia, di tracciare le loro ipotesi per il futuro. Il numero ospita anche un articolo del prof.Cantelmi.

Cappellani e medici, cos'ha insegnato l'emergenza-Covid
Fonte: Avvenire del 27 giugno 2020
L'esperienza del coronavirus vissuta gomito a gomito durante le settimane della drammatica emergenza negli ospedali ha cambiato il rapporto tra sacerdoti e religiosi e il personale sanitario in corsia. «I cappellani sono stati un gruppo molto resiliente, hanno chiamato con grande intensità, ma soprattutto per chiedere un confronto su alcune situazioni – ricorda Tonino Cantelmi, presidente dell’Associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici (Aippc) –. Alla fine solo alcuni hanno accettato le 10 sedute di psicoterapia che avevamo proposto, la maggior parte ci hanno segnalato altre persone. Sono stati molto generosi».

Bambini uccisi: “Crollo delle capacità genitoriali”
Fonte: Off - officina dei giornalisti del 27 giugno 2020
Morti due bambini a Margno. La causa sarebbe stata la difficile separazione tra il padre e la madre. Secondo Tonino Cantelmi in una intervista dichiara che oggi siamo di fronte ad una generazione di genitori perennemente “adultescenti”, che di adulto hanno solo l’età anagrafica ma conservano segni adolescenziali: si innamorano con facilità, non sopportano le frustrazioni, trasgrediscono, fanno uso di alcol o di sostanze. Adulti adultescenti non in grado di prendersi cura dei figli, piccoli e meno piccoli.

La ricerca incessante della felicità nell'epoca postmoderna
Fonte: L'ancoranell'unità di salute - n.1 2020
Autore: Tonino Cantelmi. L'umanità sarà sempre più depressa? L'affermarsi di una cupa cultura della morte, dell'inquietante incremento dei suicidi, del malessere diffuso, preoccupa. Qualcosa non funziona perché non aumenta il senso di felicità dell'uomo contemporaneo. Che società stiamo decostruendo e ricostruendo in tempo di crisi? Qual è la qualità umana della nostra società? Questa generazione di ragazzi e di adolescenti sembra sia vulnerabile soprattutto alle patologie depressive, perché chi è depresso smette di sperare. Chi smette di sperare è depresso. E soprattutto sente di essere inaiutabile.

Covid-19: tra “hikikomori” e “invulnerabili”. Cantelmi: “Ricostruire autentiche relazioni e ricominciare a guardarsi negli occhi”
Fonte: Agensir del 30/05/2020
Nell'attuale fase di ripartenza sono molte le persone, soprattutto i giovani, che spinte dal desiderio di socialità adottano comportamenti incauti sfidando i rischi, pur sapendo di poter diventare potenziale veicolo di infezione. Una modalità di socializzazione “incongrua” rispetto alle comprensibili richieste del governo, legata alla perdita della percezione del rischio. Altri, meno numerosi, si sono invece rintanati durante il lockdown in un rassicurante rifugio dal quale fanno fatica ad uscire. Sono i volti della fase 2, le polarizzazioni tra chi, da un lato, ha vissuto in modo insopportabile le restrizioni comportamentali, soprattutto sul piano sociale, e coloro che, una sorta di nuovi ‘hikikomori’, sono sempre più desiderosi di ritirarsi, dichiara al Sir Tonino Cantelmi, psichiatra e professore di Cyberpsicologia presso l’Università Europea di Roma.

Iperconnessi tutto il giorno: dramma di un giovane su 3
Fonte: Il Fatto Quotidiano dell'11/05/2020
Siamo sempre tutti connessi, il lavoro da casa e la didattica a distanza incollano gli italiani ai monitor. Una ricerca fotografa la quarantena dei ragazzi: attacchi di panico, solitudine, sonno a sbalzi e la voglia di stare con i genitori. Ne parlano in un'intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano gli esperti di dipendenza da internet, tra cui il prof. Tonino Cantelmi.

Quarantena, figli e salute psicologica. Un dialogo con il prof. Cantelmi
Fonte: Articolo26 del 06/05/2020
L'associazione Articolo26 ha posto alcuni interrogativi al prof. Tonino Cantelmi per riflettere su ciò che l'espansione della pandemia ha prodotto sul piano psicosociale, con particolare riguardo ai più giovani che oggi si trovano ancor più immersi nella tecnologia. Cantelmi definisce il COVID-19 come un killer postmoderno che ha generato un incremento del livello di tecno-mediazione della relazione, dell’autismo tecnologico e dell’individualismo. L'obiettivo non è rinunciare alla bellezza della tecnologia e alla sua infinita utilità, ma sviluppare modalità di convivenza ed indel tegrazione della tecno-mediazione che non umiliano l’umano.

E’ lo sguardo che abbatte il “distanziamento sociale”
Fonte: Aleteia del 30/04/2020
In prossimità della fase 2 del lockdown in Italia, il prof. Tonino Cantelmi offre in questa intervista spunti di riflessione per trovare i motivi di speranza a seguito degli effetti prodotti dalla situazione pandemica. Il primo passo verso la ripartenza, afferma lo psichiatra, è nella ricostruzione della relazione interpersonale autentica.

Covid19: interviste del prof. Cantelmi
Marzo-Aprile 2020
Proponiamo una rassegna completa degli interventi dello psichiatra Tonino Cantelmi sulla pandemia di Coronavirus.